Curiosando tra le statue di gesso ho scoperto che le opere sulle pareti erano calchi delle centauromachie del Partenone tratti dagli originali conservati in inghilterra, ed inoltre che le enormi sculture mutilate in fondo alla sala erano calchi dalle opere di Fidia fatti e donati a Brera da Antonio Canova, mentre di fronte avevo nientemeno che la Nike di Samotracia, davvero splendida e affascinante.
Tra le altre statue spiccava il “Galata morente”, dalla copia romana esposta ai musei capitolini: sono stato sempre affascinato da quest’opera e poterla studiare da vicinissimo anche solo per pochi minuti è stata un’esperienza davvero unica tanto quanto inaspettata.
Da questo punto di vista una giornata molto molto proficua.