Pomeriggio a Brera.

Ieri, nel primo pomeriggio, sono stato a Brera per una conferenza che non aveva nulla a che fare con l’arte. La sala che ospitava l’evento, conteneva numerosi calchi in gesso di statue antiche e due grandi disegni su carta di Andrea Appiani, notevole pittore della seconda metà del ‘700 nominato direttore dell’Accademia di Brera nel 1807.

Curiosando tra le statue di gesso ho scoperto che le opere sulle pareti erano calchi delle centauromachie del Partenone tratti dagli originali conservati in inghilterra, ed inoltre che le enormi sculture mutilate in fondo alla sala erano calchi dalle opere di Fidia fatti e donati a Brera da Antonio Canova, mentre di fronte avevo nientemeno che la Nike di Samotracia, davvero splendida e affascinante.

Galata morente.

Tra le altre statue spiccava il “Galata morente”, dalla copia romana esposta ai musei capitolini: sono stato sempre affascinato da quest’opera e poterla studiare da vicinissimo anche solo per pochi minuti è stata un’esperienza davvero unica tanto quanto inaspettata.

Da questo punto di vista una giornata molto molto proficua.

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