Siamo nell’era della contaminazione. Tutto è contaminazione: antropologica, etnica, culturale, industriale, artistica, biologica, scientifica, comportamentale, ambientale, chimica… un concetto che permea l’epoca attuale quanto mai in tutte le altre messe insieme. Un’accelerazione direttamente proporzionale allo sviluppo dei canali di comunicazione, in un processo entropico che sembrerebbe inarrestabile.
L’indagine di Capece inizia dunque dal concetto della contaminazione attraverso una serie di opere in terracotta applicata a vari supporti, da cui sembrano emergere in un continuus cromatico-materico per dare forma e colore di volta in volta ad uno degli innumerevoli aspetti della contaminazione.
Nell’opera in questo post, per esempio, il titolo Haereticus indica il concetto di una contaminazione religiosa, o anche politica, risolta cromaticamente in un volto inquietante “diverso” colorato in bronzo in un emergere di volti altrettanto inquientanti da fondi bianchi che si sviluppano sulla parete in tante macchie con bordi tentacolari. Metafora di poteri consolidati tra cui compare improvvisamente l’eresia? Ci si può sbizarrire in tante ipotesi, tutte più o meno pertinenti, resta in ogni caso l’immagine che cambia forma ed aspetto a seconda della direzione della luce che la anima.
Altro esempio di questa “indagine” a tre dimensioni + colore questa “invasione” in cui il nero si infiltra prima tra i marroncini per poi evidentemente invadere il bianco. Piuttosto attuale.