
Liberamente ispirato all’opera omonima di Jeronimus Bosh, è una metafora della miopia del potere politico ed economico concettualmente incapace non solo di condurre la nave in porto, ma persino di accorgersi dell’imminenza di una catastrofe. I passeggeri si dedicano a bacco e venere mentre forme minacciose si avvicinano per un lauto banchetto. Resta dall’originale il personaggio in acqua che raccoglie gli avanzi del baccanale.
