Le infinite possibilità della terracotta hanno catturato l’interesse degli artisti fin dall’antichità, e Capece non fa eccezione, per quanto sia approdato piuttosto tardi a quest’arte e più in generale alla scultura in tutte le sue declinazioni.
Interessanti le varianti cromatiche che la tecnica consente e che aprono a soluzioni in cui possono coesistere non solo pittura e scultura, ma anche design o architettura per le indiscutibili proprietà decorative e scenografiche dell’argilla.
Si possono progettare dimensioni estese, pannelli, colonne o pareti, se non interi ambienti (bagni, cucine, ingressi, vestiboli, muri esterni ecc.) dove trovarci arte è un evento molto raro nelle tipologie abitative contemporanee. Sarebbero opere “ad hoc”, studiate e progettate appositamente per una committenza speciale e lungimirante, che oltre ad avere un proprio status sociale, ha sviluppato il buon gusto e il senso estetico che solo una dimestichezza con l’arte può apportare. Una razza praticamente aliena di questi tempi.
Vedi le opere: http://nunziocapece.altervista.org/terracotta-e-ceramica/capece-ceramica-e-terracotta/